Il 9 marzo è uscito “Le stelle mobili del sottosuolo” di Enrico Prevedello, NEO Edizioni.
Abbiamo incontrato l’autore al Book Pride e gli abbiamo chiesto di raccontarsi.
L’incontro con la casa editrice, prima da lettore poi da autore.
I primi libri NEO amati come lettore, quelli di Paolo Zardi, Ventunesimo secolo, Antropometria, La gente non esiste e Cometa, di Gregorio Magini
Il lavoro di editing e cura di ogni aspetto del testo con Alex Piovan.
Gli stimoli che hanno nutrito il suo immaginario e attraversato il processo creativo.
Con la musica passiamo da Loscil, compositore di musica ambient capace di creare atmosfere rarefatte, ai Tool, gruppo musicale alternative/progressive metal statunitense, il mondo sottosopra evoca scenari danteschi e poi c’è il cinema: film come Donnie Darko e π - Il teorema del delirio.
Entrando nel mondo di Prevedello proviamo la nostalgia di cose perdute, accettiamo il capovolgimento, accettiamo la morte che è parte di ogni amore.
In esergo, come tributo, l’autore inserisce i versi del poeta Gabriele Galloni
Era in sogno una porta che si apriva
sul mare; e tu dicevi “vieni, è sera.
Buon ascolto e buona lettura!
Leggete NEO, leggete indipendente.